Si legge sempre più spesso di diete miracolose e senza sacrifici che promettono risultati inimmaginabili.
Un esempio? “Ho perso 20 chili in meno di un mese grazie alla dieta lampo di ..”
Personalmente dovessi conoscere chi afferma di esserci realmente riuscito la mia prima reazione non sarebbe quella di fare i complimenti ma quella di raccomandare quantomeno una visitina alla tiroide!
Il problema del sovrappeso: quali sono le cause?
Un recente studio dell’Osservatorio FederSalus, condotto con l’intervento di un pool di esperti tra cui nutrizionisti, dietologi, psicologi e medici generici, ha messo in evidenza che anche nel nostro Paese molte persone soffrono il problema del sovrappeso, che in casi estremi si trasforma in obesità.
Le cause principali di questa situazione sono i comportamenti errati e uno scorretto stile di vita.
L’obesità in Italia è cresciuta del 25 % negli ultimi 5 anni.
La causa di un peso errato, sia esso in eccesso o in difetto, è una questione legata all’apporto e al dispendio energetico.
Quando, per un certo periodo di tempo, l’apporto di energia è superiore al suo dispendio si sviluppano sovrappeso e obesità.
Come funzionano le calorie?
Il nostro corpo, in un certo senso, si comporta come una macchina, per funzionare ha bisogno di combustibile in una forma particolare, chiamata CALORIA.
L’organismo ricava le calorie necessarie dagli alimenti e in particolare da zuccheri, grassi e proteine che verranno poi “bruciati” attraverso il metabolismo per far fronte a qualsiasi tipo di attività.
Spesso però si assimilano troppe calorie rispetto a quelle che la nostra quotidianità richiederebbe o che siamo in grado di bruciare , questo solitamente a causa di una scarsa attività fisica e di una vita sedentaria.
Se avete scoperto di essere in sovrappeso non cercate di perdere molti chili in poco tempo con diete squilibrate o inutili digiuni, poiché andreste incontro a gravi problemi metabolici e a risultati temporanei.
La dieta più efficace? L’Educazione Alimentare!
Per recuperare la forma fisica la DIETA più efficace e duratura è l’EDUCAZIONE ALIMENTARE: imparare a mangiare dandosi regole precise che piano piano entreranno a far parte della nostra vita senza traumi o tristezza.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’indice glicemico è in grado di influenzare l’aumento o la perdita di peso.
L’indice glicemico è il glucosio (lo zucchero) che viene immesso nel nostro corpo dai carboidrati presenti in ogni cibo, più questo è basso maggiormente è lento il rilascio di glucosio nel sangue e minore quindi la produzione d’insulina, mentre quando un alimento ha un alto indice glicemico ha una rapida emissione di glucosio e induce un’elevata produzione d’insulina che favorisce l’accantonamento dello zucchero a livello cellulare. Quando questo avviene spesso si ha l’aumento di peso.
Non bisogna cedere alla tentazione di seguire diete monotematiche (ad esempio DIETA DEL MINESTRONE, DIETA DEL PROSCIUTTO COTTO, DIETA DELL’ANANAS…), non si deve affidare il dimagrimento a veri e propri cocktail di integratori (quello per drenare, per accelerare il metabolismo, per ridurre la fame…) ma andrebbero utilizzati in supporto ad una alimentazione bilanciata e corretta, che oltre a consentire di perdere peso regalerà energia , benessere e nuove buone abitudini.
Ecco 5 indicazioni pratiche per ridurre il peso corporeo imparando a mangiare:
Regola n°1: l’organismo ha bisogno di porzioni adeguate di proteine magre, che stimolano il rilascio dell’ormone glucagone, noto perché svolge un’azione opposta all’insulina.
Quando nel corpo non sono presenti livelli sufficienti di questo ormone ci si sente affaticati, mentalmente deboli e stanchi.
Quante proteine magre vanno assunte durante ogni pasto?
Seguite questa semplice regola: dividete il piatto idealmente in 3 parti e occupatene un terzo con le vostre proteine magre.
Regola n°2: bilanciare le proteine con una giusta quantità di carboidrati.
Tra i carboidrati disponibili negli alimenti preferire quelli della frutta e della verdura. La quantità ideale sono i restanti due terzi del piatto.
Regola n°3: per completare il pasto occorre aggiungere un quota di grassi che rallentano la velocità con cui i carboidrati entrano in circolo e conferiscono al cibo un sapore più gradevole.
I migliori grassi da aggiungere al pasto, in piccole dosi, sono quelli presenti nell’olio extravergine di oliva, in alcuni frutti oleosi quali mandorle, anacardie, macadamia e avocado.
Regola n°4: fare tre pasti e due spuntini al giorno sono l’ideale per mantenere sotto controllo l’insulina e stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue nelle 4-6 ore successive ad ogni pasto.
Regola n°5: praticare attività fisica anche modesta, per almeno 30 minuti al giorno.
L’esercizio fisico riduce i rischi di malattie cardiache, vascolari, infarto, diabete, ipertensione, osteoporosi, obesità e depressione.
Il consiglio finale? Educarsi all’alimentazione è utile per la vita… e per la propria salute!